Mugello, un sogno di circuito |
Scritto da Massimiliano Perantoni |
Martedì 01 Luglio 2008 13:42 |
Ogni volta che mi trovo a scrivere di una giornata vissuta in un autodromo non posso che confermare che tutte le fatiche che facciamo sono assolutamente ripagate dalle sensazioni che proviamo girando in pista. La sensazione che comunque ho provato calcando l'asfalto che fino a ieri per me era luogo di scontri tra titani come Rossi, Biaggi, Capirossi e Stoner è stata impressionante: come la prima volta che sono entrato in pista a Magione due anni fa, anche questa volta molto più che nelle mie recenti visite in vari circuiti, mi sono sentito emozionato come se fosse la prima volta che entravo in un autodromo... Che dire... Il mugello è il mugello... oltre quattro km di asfalto quasi perfetto che seguono le pendenze delle colline quasi come se queste fossero nate con l'obiettivo di ospitare questo circuito. Una cosa mi sento di consigliare a tutti gli appassionati di motociclismo che seguono costantemente gli appuntamenti domenicali del MotoGP e degli altri campionati che girano al Mugello... Mentre per molti circuiti vedere la gara dal vivo è riduttivo, per le limitazioni che ciò comporta (dal circuito non si vede, ad esempio, la maggior parte del circuito stesso...) per il mugello le questioni si invertono! Ci sono punti del circuito dai quali si riesce a vedere buona parte delle aree più spettacolari ma non è solo questa la questione... La televisione secondo me sfregia uno degli aspetti più caratteristici del Mugello che sono tutti i sali scendi delle varie curve! Alla San Donato, ad esempio, quando dicono che si sta affrontando la curva in salita, non dicono, ne si percepisce, QUANTO sia in salita e, vi posso garantire, la salita è molto pendente... Ma ritorniamo all'esperienza... Dopo un po' di titubanza nelle decisioni scegliamo per il prendercela comoda e partiamo Domenica sera invece di Lunedì mattina, andiamo a dormire in un campeggio vicino all'autodromo, ci svegliamo, doccia, bagno in piscina e alle 12:30 siamo in circuito per la registrazione, il saldo ed allestire le moto: unico serio problema, c'erano 40 gradi all'ombra... Ma noi non siamo facilmente impressionabili ed armati di Gatorade, acqua, cibo ed altro cominciamo con il prepararci per entrare in pista: il batticuore ancora come la prima volta che entravo in pista... Quasi cominciavano a tremarmi le gambe dall'emozione... Ero MOLTO MA MOLTO più emozionato dell'ingresso a Vallelunga di pochi giorni fa, sicuramente perchè a vallelunga avevo già girato, ma poi per la questione del rispetto che nutro per questa pista... La preoccupazione con il caldo era quella di dover aspettare, come è normale negli altri circuiti,del tempo al sole prima di entrare in pista ma, grazie al numero ridotto di piloti ed al fatto che con quella temperatura se non si è preparati si regge pochi minuti in pista, in pista non si raggiungeva mai il limite... Entro in pista e mi trovo alla San Donato, pronto per entrare nell'ottovolante... Le prime sensazioni sono le solite della prima volta che giri in pista... Non ci ho capito niente... Poco dopo mi metto a cercare di capire le traiettorie e comincio a girare.I miei tempi durante la giornata non sono buonissimi, sono comunque soddisfatto, perchè per la prima giornata mi rendo conto che sono tranquillo e mi fido tantissimo della moto. Gli amici con cui giro, alla fine, girano più o meno come me, tranne fabio che gira sempre più forte di tutti noi e, naturalmente, tranne gli amici di Daniele che riescono a fare risultati discreti (girano andando tranquilli come fabio). Alla fine della giornata, stanco morto, ricarico il carrello mi faccio una bella doccia ristoratrice e poi si comincia il viaggio di ritorno verso un ristorante dove ci spariamo una fiorentina per riprendere la direzione di casa. Giornata calda in tutti i sensi, emozioni impressionanti. La sensazione che ho girando in questo circuito comunque è quella di andare forte, anche se credo ci sia molto ancora da imparare, dato che sento la moto che scorre poco, io mi sento rigido e non lascio andare il manubrio... Alla fine si gira in pista per imparare no? Spero che nelle prossime volte imparerò nuove cose per potermi divertire in sicurezza andando sempre più forte... |
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