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Simoncelli non è più tra noi Stampa
Scritto da Massimiliano Perantoni   
Domenica 23 Ottobre 2011 10:10
Dopo tanto tempo che vado in moto, quest'ultimo anno è sicuramente stato il più duro della mia vita. L'anno scorso mio fratello Simone per strada, quest'anno Marco Simoncelli è morto in pista, portando la propria moto al limite Come andare avanti? Inutile dire che ho smesso di chiedermi perchè di queste cose da tempo, non c'è un perchè, è una situazione che nasce da una serie di coincidenze... Oggi però ho visto, a differenza di molte altre condizioni, un circuito del motomondiale molto più sensibile alla morte di un pilota, cosa che in passato non era accaduta con altre illustri morti, ricordate Dagli Un Giro Kato? Un'altra vita spezzata e, in quel caso, senza neanche il rispetto che, per fortuna, stavolta è stato mostrato per il SIC. L'anno scorso, dopo la morte di mio fratello, ho preferito ignorare qualcosa che era evidente, il rischio di farsi male. Quest'anno ho rivisto la morte in faccia, rischiando la vita inutilmente, ed ho visto morire qualcuno che, secondo tutti noi (inclusi gli spagnoli che sembravano dagli contro!), non meritava tanto, ma meritava di divertirsi almeno quanto faceva divertire noi. La sicurezza quindi è, nel motociclismo, solamente un'utopia irraggiungibile e, per un caso, ora ci sei, poi non ci sei più. Le telemetrie potranno poi dirci quali siano state le reazioni delle moto, nulla toglie che quanto è accaduto si è svolto in un tempo così ridotto da non poter essere evitato. Mi auguro non si cercheranno degli inesistenti colpevoli come gli speaker di Italia 1 hanno già apparentemente individuato nelle gomme... Per concludere, sapendo come ci si sente ad aver perso una persona cara, auguro ogni bene alla famiglia di Marco Simoncelli e spero che il dolore si lenisca rapidamente, anche se il vuoto che la persona lascia è veramente incolmabile. Un abbraccio a tutte le anime che amano questo sport come lo amo io. Continuiamo a dargli il GAS, Marco vorrebbe questo!