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AAA ora vuol dire fico... PDF Stampa E-mail
Scritto da Massimiliano Perantoni   
Martedì 06 Dicembre 2011 06:49
La tripla A, questa sconosciuta. Cosa significa? Una volta era l'inizio di annunci poco raccomandabili sui giornali, oggi la agognano tutti... Questo sistema serve attualmente per verificare quale realtà, genericamente, abbia possibilità di rendere un credito ricevuto negli anni: una tripla A indica il massimo livello di garanzia disponibile, un investimento sicuro, insomma. Cosa sta accadendo ora sui mercati? La tripla A la stanno levando a tutti... Nessuno, quindi, risulta essere più un investimento sicuro: qualora mancasse o non fosse più ragionevole il campione residuo di triple A, cosa accadrebbe? A quel punto, mancando un riferimento, tutti quelli che hanno una doppia A tornerebbero ad avere la tripla? In fin dei conti tornano ad essere il migliore investimento... Chi valuta chi deve avere la tripla A? Non sono proprio quelle realtà che hanno valutato come solvibili aziende fallite poco tempo dopo? Quanto sono affidabili le loro valutazioni? Come facciamo ad evitare che l'impossibilità di una società di certificazione di bilancio di esaminare completamente le situazioni economiche e finanziarie non infici l'assegnazione? Le aziende che sono rimaste, di fatto, sono realtà che al momento hanno il potere. Troppe poche persone, oggi al mondo hanno il potere di far ballare i mercati in modi spaventosi. Si sente sempre più di frequente che "il mercato oggi ha perso X miliardi di €", dove, riflettendoci bene, basterebbero 5 o 6 attori di Fortune 500 per realizzare la totalità di quelle perdite, con l'obiettivo il giorno dopo di mangiare molto di più; questo fa abbastanza preoccupare... L'ultima domanda, ma non meno importante... La tripla A di un'azienda e di una nazione sono allo stesso livello? Possibile che, se lo fossero, ci siano aziende con maggiore solvibilità e garanzie della nazione in cui producono? Sarebbe veramente molto interessante... Non sono un economista, neanche un ingegnere, ma mi capita sempre più spesso, facendo un rapido conto della serva, di comprendere che il mondo sta andando verso un inevitabile collasso economico, per ridimensionarsi rispetto a quelli che sono i reali valori economici. Abbiamo passato gli ultimi 20 anni ad accumulare e volare, è ora che torniamo con i piedi per terra.
 

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